La tecnologia rende eterno l archivio capitolare di santa maria maggiore

La tecnologia rende eterno l'archivio capitolare di Santa Maria Maggiore
Un inestimabile tesoro diviso in 128 volumi risalenti anche al 1582 viene
digitalizzato in 200 cd-rom. A realizzare tutto è un francese di origine coratina.
 
Corato giovedì 24 aprile 2008
di Giuseppe Cantatore
© Scatto Matto di Niccolò Testino


Saper guardare al futuro significa anche salvaguardare il passato.
E' questa la molla che spinto Don Gino Tarantini, tesoriere e
responsabile dell'archivio capitolare di Santa Maria Maggiore, a cimentarsi in
un'operazione che consentirà di proteggere al meglio uno dei patrimoni storici della
nostra città.
Il patrimonio in questione è, appunto, l'archivio capitolare di Santa Maria
Maggiore, conosciuta anche come Chiesa Matrice, costituito da 94 volumi
che risalgono addirittura al lontano 1582, una data antecendente anche a quella
dei volumi conservati nel più titolato archivio di Trani.
Oggi, grazie ad un meticoloso lavoro, i 128 volumi sono stati "fotografati"
pagina per pagina e tramutati in 200 cd-rom di semplicissima consultazione.
A realizzare materialmente la digitalizzazione dell'archivio è stato il signor Pierre
Marzocca, nome di battesimo francese, ma cognome che tradisce le chiare origini
coratine.
«Avevo già da tempo in mente l'idea di realizzare una versione digitale di questi
testi - spiega Don Gino Tarantini.
L'occasione giusta mi è stata data proprio dall'incontro con Pierre Marzocca,
che è stato qui a Corato nel Luglio dello scorso anno per realizzare alcune
ricerche nel nostro archivio.
Discutendo sulle possibilità di "informatizzare" l'archivio, sia per proteggerlo
dall'usura del tempo che per renderlo più semplie e rapido da consultare, Pierre si
è reso molto disponibile ed il progetto è andato in porto».
Il signor Marzocca, che vive a Le Cheylas, non lontano da Grenble, città che ospita
numerose persone originarie di Corato, è fondatore e presidente della "Association
Gènèalogique Le Chemin à l'Envers", che si occupa della ricerca di alberi
genealogici e della salvaguardia di testi antichi.
Accompagnato dalla moglie, Marzocca è arrivato a Corato nei primi giorni di
Aprile, ed ha trascorso tantissime ore all'interno dell'archivio circondato dalle sue
attrezzature e proprio oggi concluderà il suo certosino lavoro.
Con la delicatezza di chi ha estrema dimestichezza con le pagine preziose ed
impolverate di testi fragili solo alla vista e con tanti secoli sulle spalle, Pierre ha
scattato oltre 38.000 immagini immortalando quasi 80.000 pagine d'archivio.
«Sono venuto qui a Corato - ci spiega il signor Marzocca, unendo poche parole di
italiano al suo francese - non solo per fare delle ricerche sulla mia famiglia, ma
anche per vedere da vicino la città in cui nel 1924 è nato mio padre Cataldo.
Stando qui ho scoperto che abitava in via Stazione, anche se già un anno dopo, nel
1925, si trasferì con tutta la famiglia in Francia. Successivamente sposò un'altra
coratina, Teresa Scaringella, trasmettendomi comunque l'amore per la sua città
natale».
L'archivio capitolare di Santa Maria Maggiore è l'unico che contiene i dati relativi
a battesimi, matrimoni, morti e documenti capitolari vari, a partire dal 1582
sino al 1890, quando la Chiesa di Santa Maria Maggiore era l'unica Parrocchia
della città.
Negli anni successivi nacquero le cosiddette "vicarie curate" di Santa Maria Greca,
San Giuseppe e San Domenico, ma sino al 1925 i dati confluivano comunque
all'interno di questo archivio.
Solo dall'anno successivo si è iniziato a raccogliere e conservare le informazioni
all'interno di ciascuna parrocchia.
La versione digitale dell'archivio sarà presto consultabile da chiunque ne farà
richiesta.
«Ci attrezzeremo prima possibile di una postazione informatica all'interno dello
stesso archivio - conclude Don Gino - in modo da rendere fruibile tutti i dati
immagazzinati, con tanto di indice, almeno per i volumi che ne sono provvisti, nei
supporti informatici.
Per ora, a partire dalla prossima settimana, continueremo a mettere a disposizione
della città i volumi cartacei. L'archivio resterà aperto il Martedì ed il Venerdì dalle
17.45 alle 19.45 ma, date le ridotte dimensioni della stanza che ospita i testi,
preferiamo che venga prima fissato un appuntamento»

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